Ontopsicologia e omeopatia

C. Hahnemann, padre della moderna omeopatia, riprese il principio del “similia similibus curantur” (il simile si cura con il simile), applicandolo al fattore patogeno della malattia. Egli aveva osservato che la somministrazione di una sostanza terapeutica in un organismo sano produceva gli stessi sintomi che era in grado di curare negli organismi affetti da quella patologia. Iniziò così a preparare rimedi omeopatici – aventi cioè struttura simile al sintomo – per provocare esclusivamente la reazione delle cellule malsane, la cui struttura rispondeva per identità alla struttura essenziale del rimedio stesso.

L’approccio omeopatico, assieme a molti altri, è trattato nella monografia di Antonio Meneghetti “Manuale di melolistica”.

La melolistica è uno strumento diverso dalla omeopatia, a cominciare dal criterio che impiega nella fase di diagnosi-inervento. È l’In Sé ontico, il criterio di natura scoperto, isolato e definito da Meneghetti alla fine degli anni 1970.

Assieme alla idromusica solare e melodance, la melolistica fa parte degli strumenti psico-corporei dell’Ontopsicologia.

Iliade e Odissea nell’ottica ontopsicologica

Omero nel Baltico” è un libro dell’Ing. Felice vinci (ingegnere nucleare e dirigente industriale, da sempre appassionato di studi classici, in particolar modo di storia e mitologia greca), che propone e descrive le origini nordiche dell’Iliade e dell’Odissea. Il libro, ormai giunto alla sua quinta edizione, offre un panorama quantomeno sorprendente su quella che per secoli è stata ritenuta la patria di Ulisse, Achille etc. Dalla IV di copertina: “Il reale scenario dell’Iliade e dell’Odissea è identificabile non nel mar Mediterraneo, dove dà adito ad innumerevoli incongruenze (…), ma nell’Europa settentrionale. Le saghe che hanno dato origine ai due poemi provengono dal Baltico e dalla Scandinavia, dove nel II millennio a.C. fioriva una splendida età del bronzo e dove sono tuttora identificabili molti luoghi omerici, fra cui Troia e Itaca; le portarono in Grecia, in seguito al tracollo dell’optimum climatico, i grandi navigatori che nel XVI secolo a.C. fondarono la civiltà micenea: essi ricostruirono nel Mediterraneo il loro mondo originario, in cui si erano svolte la guerra di Troia e le altre vicende della mitologia greca, e perpetuarono di generazione in generazione, trasmettendolo poi alle epoche successive, il ricordo dei tempi eroici e delle gesta compiute dai loro antenati nella patria perduta.”

Tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006, si sono tenuti in Italia, a Trevi, due convegni sui temi “Ipotesi sull’origine dell’Occidente: Omero Baltico e Cultura Accadica” e “Le antiche radici d’Europa”, che hanno visto la presenza dell’Acc. Prof. Antonio Meneghetti (dottorato in Filosofia, in Teologia, in Scienze sociali, Doktor Nauk in Psicologia, Laurea honoris causa in Fisica e altri titoli, fondatore dell’Ontopsicologia e autore di oltre 50 testi tradotti anche in 7 lingue), accanto all’Ing. Felice Vinci, al Prof. Adriano Gaspani (ricercatore presso l’Osservatorio Astronomico di Brera, docente presso il Corso di laurea di Archeastronomia all’Università di Cardinal Colombo di Milano, autore di numerosi libri) e al Prof. Vinicio Serino (professore di Antropologia e Sociologia della scienza all’Università di Siena) che ha presentato il testo “La favola dell’indoeuropeo”, ultimo lavoro del prof. Giovanni Semerano (filologo scomparso nell’estate del 2005, autore della monumentale opera “Le origini della cultura europea” e di molti altri testi).

Meneghetti ha spiegato, in questa occasione, l’apporto che l’Ontopsicologia – soprattutto attraverso lo strumento dell’immagogia – può offrire a questo ed altri ambiti della ricerca scientifica.

La cronaca dei due convegni è descritta in “Nuova Ontopsicologia”, n.1/2006.

Università degli Studi di Ontopsicologia

Università degli Studi di Ontopsicologia

Recanto Maestro, è un luogo unico.

Questa è una descrizione di un partecipante russo: «Sono venuto a Recanto Maestro, perché qui è molto luminoso, è possibile sentire il rapporto tra uomo e natura, è possibile  vedere e capire che coincide con l’estetica della natura umana … Questo posto è stata creato dalla mente e la volontà dell’uomo. Antonio Meneghetti è stato in grado di capire la sua bellezza, lo ha trasformato e messo a servizio dell’uomo ».

Tradizionalmente, alla fine di dicembre, il Centro Internazionale per l’arte e la cultura umanistica Recanto Maestro (Brasile)  porta avanti una vasta gamma di attività educative e culturali.